Dalla fine di febbraio 2020, le fiere e le esposizioni, i congressi interni ed esterni e i relativi contratti con i relativi fornitori, in particolare i costruttori di stand fieristici e gli alberghi, sono stati cancellati sia in Germania che all'estero. Ciò riguarda intere catene di fornitura, dal trasporto sino alla ristorazione in loco.
La questione di chi deve rimborsare quali costi già sostenuti a chi si presenta rapidamente. Inoltre, le catene di fornitura esistenti sono notevolmente perturbate da divieti governativi di attività o, in modo del tutto banale, dall'introduzione di controlli alle frontiere e dalla conseguente interruzione del traffico di transito. La NRG Nussbaum Rechtsanwaltsgesellschaft è già coinvolta in numerosi casi di questo tipo.
Se ai contratti di consegna o di trasporto transfrontalieri si applicano convenzioni internazionali come la Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di merci (CISG) o la Convenzione sul contratto di trasporto internazionale di merci su strada (CMR), queste normative contengono riferimenti codificati. Anche negli ordinamenti giuridici esteri, come l'Italia (art. 1467 codice civile), la Grecia (art. 388 ZGB) o la Francia (art. 1195 codice civile), esistono norme che regolano gli obblighi delle parti contraenti in caso di cosiddetta forza maggiore.
Questo è diverso secondo il diritto tedesco. Qui, in caso di cosiddetta forza maggiore, con alcune eccezioni, come nel diritto dei contratti di viaggio, non esistono regolamenti speciali. Ciò significa che si deve fare i conti con le norme generali della legge sulla vendita, l'affitto o il contratto di lavoro e servizi, nonché con la legge generale delle obbligazioni. Tuttavia, anche avvalendosi di queste norme generali, nella maggior parte dei casi si può trovare una soluzione soddisfacente per tutte le parti.
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